(così imparate!)
lunedì 28 dicembre 2009
martedì 22 dicembre 2009
La spada a due mani del Flos Duellatorum
Nel trattato del Fiore la parte del leone la fanno le tecniche di scherma di spada a due mani, in essa confluiscono tutte le precedenti tecniche di abraçar, daga e spada a una mano, e si anticipano quelle della scherma in armis
Vi metto a disposizione una serie di appunti con il confronto tra le 2 diverse versioni Pisani-Dossi e Getty con le mie osservazioni
Appunti sulla scherma di spada a Due Mani del Flos Duellatorum
Riferimenti
"Flos Duellatorum" di Fiore de' Liberi, Giovanni Rapisardi, Seneca Edizioni
Il fior di battaglia di Fiore dei Liberi da Cividale, Il Codice Ludwig XV 13 del J. Paul Getty Museum a cura di Massimo Malipiero, Ed.Ribis
domenica 20 dicembre 2009
Accademia della Scherma
Un punto di ritrovo per chi insegna scherma, per chi fa scherma e per chi la sfiora come noi.
Un abbraccio a tutti i fondatori e Lunga Vita all'Accademia
giovedì 17 dicembre 2009
martedì 15 dicembre 2009
Tempo, Misura, Velocità e ... Fantasia
Scrivo brevemente le mie osservazioni, avendo ascoltato l'intervista di Antonio Di Ciolo. Scrivo nell'umile convinzione del mio punto di vista, senza la minima pretesa di correggere una persona con la preparazione e l'esperienza di un forgiatore di campioni, come il Maestro Di Ciolo.
Non sono d'accordo sulla sua interpretazione, sostituisce la velocità a quella che chiama iniziativa. Perciò le componenti della scherma sarebbero Tempo, Misura e Iniziativa (parole sue).
Con iniziativa si riferisce spesso alle finte, ma ritengo che sottointenda il concetto più ampio di tattica, ovvero la "programmazione" delle azione dell'avversario mediante l'invio da parte nostre di informazioni false opportunamente gestite.
Talvolta anche scherzosamente, ho definito le componenti come Tempo, Misura, Velocità e Fantasia. Indicando come le prime tre le compoinenti "fisiche" dell'azione schermistiche e una quarta che nasce direttamente dall'intelligenza dello schermidore. Tempo, Velocità e Misura sono in stretta relazione, prendendo anche in prestito la formula fisica che le lega:
V x T = M (Velocità x Tempo = Misura o distanza)Non posso concepire che ne venga sottratta una ritenendola meno importante: come in un'equazione la scelta di tutti e tre i fattori porta al risultato cercato, compiere un'azione ad una velocità mal calibrata, è deleterio tanto quanto un momento o una distanza sbagliati.
La fantasia di uno schermidore sta nella capacità di saper immaginare, quindi costruire una serie di azioni che guidino l'avversario verso l'inevitabile e inaspettata soluzione del confronto. Per portare l'altro laddove io lo aspetto la giusta coordinazione dei movimenti è assolutamente indispensabile, non solo nel colpo decisivo, anzi, soprattutto nella creazione della situazione favorevole per portare la botta in relativa sicurezza.
Quindi non perchè non sia importante, ma al contrario perchè debba essere il motore di ogni azione schermistica la Fantasia è il requisito fondamentale a cui servizio sono Velocità, Tempo e Misura, in ogni momento dell'incontro.
Scalda
Ovviamente questo è solo il mio pensiero sul quale non vedo l'ora di essere messo in discussione e contraddetto. Non mi sono soffermato sul significato di Tempo, Velocità e Misura per non appesantire ultriormente il discorso.
giovedì 10 dicembre 2009
Incontro tra scuole
Ieri sera per la prima volta si sono incontrate tre scuole diverse delle Lame Scaligere. Ospitate dalla Scuola della Gru hanno fatto lezione anche la Scuola del Leone e della Chimera.
Per quanto il programma sia uguale per ogni Scuola ogni Maestro mette nelle lezioni le proprie esperienze ed inclinazioni che rendono unico il suo insegnamento. La possibilità per degli allievi di poter apprendere da maestri diversi è occasione per capire ed interrogarsi sia per chi impara che per chi insegna.
Inoltre, è un'occasione per incontrare e conoscere gli altri compagni delle Lame Scaligere
Momenti dell'incontro
giovedì 3 dicembre 2009
Equazioni di scherma
Se dovessimo pensare a come stabilire il vincitore tra due combattenti in un confronto dovremmo riuscire a scrivere qualcosa del tipo
Combattente 1 > Combattente 2
Dovremmo prendere in considerazione innanzitutto le abilità tecniche degli schermidori che indicheremo con A
A questo aggiungiamo anche la capacità strategica di gestire l'incontro che indichiamo con S
Possiamo aggiungere inoltre la prontezza della scelta di tempo con Te e l'abilità tattica, ovvero il riuscire a "programmare" l'avversario, indicandola con Ta
Arriveremo quindi a definere:
Combattente = A x S x Ta x Te
Volendo complicare un po' le cose si potrebbe inserire un fattore di forma fisica indicandolo con F. Esso condiziona fortemente l’abilità tecnica quindi lo inseriremo come fattore dell’abilità tecnica. Lo parametrizzeremo all’unità indicando con 1 la perfetta forma fisica fino allo 0 ovvero l’incapacità di muoversi
Così otterremo
Combattente = (A x F) x S x Ta x Te
Lo stesso potremmo dire dei fattori “mentali” per cui potremmo inserire un parametro per la capacità di concentrarsi indicandola con C la inseriremo come esponente parametrizzandola come per la forma fisica da 1 ovvero la miglior capacità a 0 ovvero incapacità. Quindi:
(A x F) x (S x Ta x Te)C
A questo punto potremo fare una considerazione: la capacità strategica si compone da una parte nella programmazione delle proprie azioni e di quelle del proprio avversario, quindi potremmo scrivere per semplificare
Ta x Te = S
e semplificando la formula precedente:
Combattente = (A x F) x (S x S)C = (A x F)x S2C
Pertanto possiamo concludere scrivendo la formula
Combattente 1 > Combattente 2
Come
(A1 x F1) x S12c > (A2 x F2) x S22c
Notiamo come l’abilità strategica avendo come esponente 2 condizioni fortemente la formula, sicuramente più della abilità tecnica. Eppure si osserva come la capacità di concentrarsi sia indispensabile per ottenere un ottimo risultato: laddove una forma fisica non perfetta sia poco influente sull’abilità tecnica riducendone di poco il valore, l’incapacità di concentrarsi incide profondamente sul parametro della capacità strategica.
Concludendo possiamo asserire come la capacità di impostare una strategia nel duello sia fondamentale e debba necessariamente essere accompagnato dalla freddezza nel condurre il confronto mantenendo il più possibile la concentrazione sul duello.
Tutto ciò ovviamente è frutto della mia mente (aggiungerei malata) e non ha alcun basamento tecnico-scientifico.
Per quanto giunti da strade improbabili la conclusione è innegabile. Da una parte è il frutto della mia poca esperienza, dall'altra è soprattutto frutto della grande esperienza di tecnici competenti che sull’argomento hanno scritto e dibattuto.
sabato 28 novembre 2009
Moderni Maestri
John Clements
C'è una totale assenza di qualsiasi passaggio tradizionale, sulla discendenza ininterrotta di istruzione, o accreditamento di un'autorità storica per la pratica di un'autentica arte marziale rinascimentale, una indiscussa verità riconosciuta dagli storici di scherma per generazioni. Questo di fatto è il vero motivo per cui questa scherma può essere ricostruita e fatta rivivere soprattutto alle fonti trattatistiche. Questa situazione, unita alla grande disponibilità di materiale di studio storico ora, è oggi il motivo per cui è facile quasi per qualunque studioso in materia di affermare una certa esperienza, o addirittura sostenere (imbarazzante) di essere un" maestro "di questa estinta Arte. Parte di uno studio serio che esplori questi diversi sistemi di combattimento medievale e rinascimentale consiste, quindi, anche nell'educare gli appassionati sulla realtà di questo stato di cose.
Nel Rinascimento, essere un "maestro di scherma", quindi un maestro della nobile scienza della Difesa, significava molto più di acquisire un grado di istruzione. Significava anche più di fondare una scuola o di continuare una tradizione esistente con l'aggiunta di nuovo materiale avendo acquisito la pratica di un sistema di combattimento. Le fonti storiche ci dicono i titoli sono stati assegnati anche combattendo per dimostrare che si può combattere, non parlare, non teorizzare, non mettersi in posa e danzare, non anche solo insegnare, ma saper veramente combattere. Se potevi dimostrare che sapevi il fatto tuo e potevi combattere alla pari, o addirittura meglio, un esperto, dimostravi che sapevi quello che stavano facendo, e che lo avresti passato ad altri che avresti addestrato. Il punto era quello di mostrare che la tua capacità in queste abilità di sopravvivenza era funzionale alla propria autodifesa. Anche se sicuramente ci sono stati insegnanti e scuole migliori di altri, è difficile immaginare che a qualcuno nel Rinascimento sia stato assegnato il titolo di "Maestro", che non sia stato in qualche misura un combattente "magistrale". (Le due cose oggi non sempre sinonimo all'interno delle scuole di moderne arti marziali o sport da combattimento, anche se il titolo stesso sembrerebbe implicare, ed è facile pensarlo, sia così).
Così, ci si può chiedere chi è qualificato oggi per dichiarare qualcuno un "maestro" del mestiere? Come si fa a dimostrare "maestria" in competenze che in primo luogo pochi oggi sono concordi su ciò che rappresentano? Questo è un problema su cui vale la pena riflettere se vogliamo evitare il travisamento che impedisce a questo tema di acquisire la sua credibilità e la legittimità, consentendo ai suoi standard di crescere. Sono immensamente sciocchi tutti coloro che ora sostengono di essere "padroni" dei perduti insegnamenti storici che anche i migliori esploratori di oggi stanno ancora lottando per ricostruire e imparare nuovamente. Considerando l'attuale immaturità della scherma medievale e rinascimentale pratica, ogni appassionato dovrebbe essere molto più interessato a essere considerato un serio studioso del mestiere più che esserne chiamato "maestro".
martedì 24 novembre 2009
Cosa significa essere maestri?
- Modern "Masters"?
(sto pensando di tradurlo per una discussione.)
Anche se in un paio di punti dissento, in linea generale è un'ottima disamina della figura del Maestro di scherma Medioevale e Rinascimentale
lunedì 23 novembre 2009
Schermaonline riaperto (definitivamente?)
Confido che sia una riapertura definitiva.
Di nuovo un ringraziamento a chi spende il suo tempo per questo spazio
venerdì 20 novembre 2009
Chiuso Schermaoline (temporaneamente?)
Io non conosco Antonio Fiore, non so neanche che faccia abbia e sinceramente poco mi interessa. Eppure sono mi sento in debito per aver creato e mantenuto questo sito.
Posso fargli solo l'appunto che sia un po' difficile districarsi tra i vari interventi e seguire agevolemente una discussione.
Per il resto è stato per me, Maestro di scherma storica, un'importantissima fonte per capire e approfondire la Scherma. Ci sono stati confronti interessanti e, purtroppo, spesso polemiche, ma la parte migliore erano gli articoli tecnici vero punto di interpretazione e scambio.
Confido che il sito riapra al più presto, ne approfitto per fare gli auguri e soprattutti i ringraziamenti ad Antoni Fiore
Con stima
Scalda
venerdì 13 novembre 2009
Pessime traduzione - la scherma nascosta
Non riesco mai a capacitarmi di come sia stato possibile tradurre così orribilmente questo fantastico duello.
Il combattimento tra Inigo e l'uomo in nero nella versione originale fa riferimento a trattati di scherma tra i più accreditati dei secoli XVI e XVII soprattutto di autori italiani che nella traduzione spariscono abbassando immotivatamente il livello culturale della discussione.
Rocco Bonetti fu un capace schermidore presso la corte inglese.
Camillo Agrippa e Ridolfo Capo Ferro scrissero entrambi un trattato, rispettivamente Trattato di Scientia d'Arme e Gran simulacro dell’arte e dell'uso della scherma.
Nel video la versione italiana, qui sotto la trascrizione del duello in lingua originale
Inigo: You seem a decent fellow. I hate to kill you.
Man in black: You seem a decent fellow. I hate to die.
Inigo: Begin!
Inigo: You're using Bonetti's defense against me, ah?
MIB: I thought it fitting, considering the rocky terrain.
Inigo: Naturally, you must expect me to attack with Capo Ferro.
MIB: Naturally. But I find Thibault cancels out Capo Ferro, don't you?
Inigo: Unless the enemy has studied Agrippa. Which I have.
Inigo: You are wonderful!
MIB: Thank you. I've worked hard to become so.
Inigo: I admit it, you are better than I am.
MIB: Then why are you smiling?
Inigo: Because I know something you don't know.
MIB: And what is that?
Inigo: I am not left-handed.
MIB: You're amazing!
Inigo: I ought to be after twenty years.
MIB: There's something I ought to tell you.
Inigo: Tell me.
MIB: I am not left-handed either.
Inigo: Who are you?!
MIB: No one of consequence.
Inigo: I must know.
MIB: Get used to disappointment.
Inigo: Okay.
Inigo: Kill me quickly.
MIB: I would as soon destroy a stained glass window as an artist like yourself. However, since I can't have you following me either… Please understand, I hold you in the highest respect.
lunedì 9 novembre 2009
Le poste del Flos Duellatorum
Avevo intenzione di fare anch'io un breve filmato con la sequenza delle poste del Flos Duellatorum, ma grazie al cielo ho trovato questo così evito di rendermi ridicolo. Invidio molto però la location del filmato...
La sequenza delle 12 poste è questa:
- Tutta porta di ferro
- Posta di donna destraza
- Posta di finestra
- Posta di donna senestra
- Posta longa
- Porta di ferro mezzana
- Posta breve
- Dente de cenghiaro
- Coda longa
- Posta di bicorno
- Posta corona o frontale
- Dente de Cenghiaro mezzana
La sequenza è ovviamente quella della versione Getty, presa nel medesimo ordine del manoscritto. (Rispetto alla versione del Pisani-Dossi è evidente la mancanza della Posta di Vera Finestra Stanca sostituita dalla dente di Cinghiaro Mezzana, senza contare la sequenza completamente diversa).
Le posizioni di gambe e braccia sono prese pari pari dalle figure originali, ci saranno da fare alcune considerazioni schermistiche sull'efficacia di tali posizioni.
Vale
Scalda
giovedì 5 novembre 2009
Il prologo del Flos Duellatorum
Nel prologo del Flos Duellatorum il Fiore si presenta come friulano, porta le sue referenze di studente di scherma presso rinomati maestri (Giovanni detto Suveno discepolo di Nicolò di Toblem) e incoraggia ad avvicinare la nobilità alla scherma allontanando dal contempo i goffi e rozzi contadini.
Assicura che tutte le tecniche mostrate sono efficaci e da lui stesso viste e provate.
Infine dedica la sua opera a Niccolò III d'Este
Chiude affermando di aver dedicato più di sei mesi a quest'opera che è frutto di 50 anni di studio e pratica della scherma.
Su Fiore de Liberi
giovedì 29 ottobre 2009
Incontro con i pazzi di Uguale od Opposto
Un breve resoconto della serata:
- Riscaldamento standard della Scuola della Chimera, abbreviato per l'occasione, ma comunque elogiato dal Gran Maestro Micai in separata per la completezza in riferimento ai riscaldamenti del Maestro Cassarà (e qui lasciamo che sistemino da soli la discussione)
- Primi esercizi con il bacchio, vortice in umbra e in lux, da fermi e in passeggio
- Confronti a coppie tra tutti i presenti
- Esercizi sulle finte in umbra e in lux
- Esercizi per passaggio del bacchio per il confronto a squadre
- Confronto a squadre dividendo i presenti in due gruppi.
- Esibizione dei maestri Micai e Cassarà in un assalto di bacchio.
Osservazioni:
Personalmente trovo la disciplina di uguale ed opposto decisamente divertente e schermisticamente consistente.
Liberata dalla maniacale ricerca tecnica dei colpi, resta un bell'impianto di semplici regole che lasciano alla strategia il posto d'onore. Non va certo trascurata la perizia tecnica nel maneggiare il bacchio, ma risulta di gran lunga in secondo piano nei confronti delle capacità programmatiche del duellante.
Un grosso abbraccio ai maestri Micai e Cassarà che hanno dato la loro piena disponibilità per questo incontro dando prova di essere persone competenti e preparate, dalla mentalità aperta e attente agli sviluppi autonomi della loro creatura.
Persone che sanno insegnare ed imparare, pronte allo scherzo e a non prendersi troppo sul serio.
Valete
Scalda
mercoledì 28 ottobre 2009
Finalmente Uguale od Opposto
Stasera si muoverà il primo passo negli insondabili segreti di questa disciplina... e speriamo bene!
Valete
Scalda
martedì 27 ottobre 2009
Di bacchi, bastoni e scope.
Domani serà finalmente ci sarà l'incontro con Mattia Micai di Uguale od Opposto e i suoi scagnozzi.
Di qua un branco di allievi curiosi al seguito del cialtrone di turno. Vedremo come andrà, si aspetta con molta aspettativa questa serata.
Al momento ci si allena con bacchi, con manici di scopa, con bastoni recuperati lungo la ferrovia. Si parla di trattati medioevali.
Un giorno arriveremo a fare Scherma (con la lettera maiuscola). Forse
domenica 25 ottobre 2009
Mulinelli e Grande Bastone
Avendo a disposizione una scopa per le pulizie si può prendere spunto dal buon Hutton per esercitarsi nei movimenti di scherma storica.
Nel suo “Cold Steel” prende in considerazione l'utilizzo di un robusto bastone in rattan della dimensione di 5 piedi (circa 1,5 mt: esattamente un manico di scopa) e gli dedica un intero capitolo tra guardi, esercizi, colpi e parate. Gran parte dello scritto è dedicato ai mulinelli sui quali riporto uno stralcio. Da qui parte l'idea di esercitarsi in con il grande bastone, che altro non è che una scopa.
[…] I mulinelli devono essere eseguiti in Prima Posizione, ovvero, eretti, con le gambe dritte e i talloni uniti, guardando in avanti. Devono essere portati lentamente all'inizio, fino a che il movimento non è stato correttamente assimilato, quindi può essere accelerato e il movimento continuato otto – dieci volte. Il movimento rotatorio del bastone è molto assistito dal moto di spinta di una mano e da quello di trazione dell'altra.
I mulinelli sono:
No. 1 diagonale discendente da destra a sinistra
No. 2 diagonale discendente da sinistra verso destra
No. 3 diagonale ascendente da destra verso sinistra
No. 4 diagonale discendente da sinistra verso destra
No. 5 orizzontale da destra a sinistra
No. 6 orizzontale da sinistra a destra
Alfred Hutton
martedì 13 ottobre 2009
Dei movimenti
Noy semo doi guardie una sifatta che l'altra è una e contraria de l'altra e zaschuna altra guardia in l'arte una simile de l'altra si è contrario salvo le guardie che stano in punta zoè: posta lunga e breve e meza porta de fero ché punta per punta la più lunga fa offesa inançi; e çò che pò far una pò fa l'altra e zascuna guardia pò fare volta stabile e meza volta. Volta stabile si è che stando fermo pò zugar denançi e di dredo e de una parte. Meza volta si è quando uno fa un passo o inanzi o di dredo. Tutta volta si è quando uno va intorno uno pè cum l'altro pè, l'uno staa fermo e l'altro lo circundi.
Il Fiore ben descrive i tre movimenti di "volta" della sua scherma, abbiamo quindi:
Volta stabile: è una semplice rotazione sul posto cambiando il fronte dell'assalto tenendo ferme le gambe e ruotando all'occorrenza i piedi
Mezza Volta: si fa compiere un mezzo cerchio alla gamba avanzata o arretrata cambiando al contempo il fronte dell'assalto, può essere visto come un passare (o un tornare) unito ad una volta stabile
Tutta volta: la gamba arretrata si muove compiendo una rotazione completa attorno a quella avanzata ruotando nel contempo il busto si volta di 180°
E ancora scrive:
Qui sono indicate le coppie di movimenti in linea, ovvero i passi:
Passare e tornare indicano rispettivamente un passo avanti e un passo indietro. Ovvero per il passare la gamba arretrata sopravanza quella avanzata riassettandosi in guardia e viceversa per il tornare dove la gamba avanzata retrocede.
Accresere e decressere sono invece movimenti più ridotti. Con accressere si indica un movimento in cui il piede avanzato si sposta in avanti di circa un piede, portando cioè il tallone all'altezza della punta, e subito il piede arretrato avanza della medesima misura per in posizione di guardia. Per il decressere sarà invece il piede arretrato a muoversi per primo all'indietro e il piede avanzato a recuperare per tornare in posizione.
avevo intenzione di fare tutta una bella digressione sulle volte e sui movimenti, ma la trovate già ben fatta ed esauriente a questo indirizzo web di Scrimipedia
La Chimera incontra Uguale od Opposto
La Scuola della Chimera ha invitato il Maestro Mattia Micai (il losco figuro immortalato qui in fianco) per una Lectio Magistralis di Uguale od Opposto Mercoledì 28 Ottobre presso la Palestra di Madonna di Dossobuono.
Seguita ovviamente da prove, allenamenti e assalti vari.
La palestra apre a tutti gli altri iscritti all'Ordine delle Lame Scaligere e a chiunque fosse interessato a conoscere la disciplina di Uguale od Opposto.
Questo primo incontro sarà seguito da un secondo incontro più ufficiale organizzato direttamente dall'Ordine delle Lame Scaligere una delle prime Domeniche di Novembre.
Vale
Sito di Uguale od Opposto
Gruppo su Facebook
La fotografia è stata presa dal gruppo di Uguale od Opposto di Facebook, tutti i diritti sono del proprietario.
giovedì 8 ottobre 2009
Scherma di Lancia e Bastone
Lancia e bastone sono armi che l'uomo ha sempre utilizzato,sono armi relativamente facili da utilizzare e molto pericolose da fronteggiare.
Il Fiore nel suo trattato si limita purtroppo a mostrare solo 6 guardie (che a ben guardare vi si scoprono 2 guardie che si ripetono specularmente) e due colpi di arrestosu una punta avversaria (anche questi speculari).
Gli esercizi sono iniziati ieri sera con la semplice sequenza presentata qui sopra, presa pari pari dal Flos. Per cui il passaggio in guardia destra delle tre guardie con colpo finale, quindi le tre poste in guardia sinistra con colpo finale, da qui poi si ricomincia la sequenza.
Il Vadi quasi ottant'anni dopo illustra nel suo trattato pressochè le medesime posizioni e la stessa azione di arresto.
martedì 6 ottobre 2009
Il Regolamento di Sala (Seconda Parte)
Articolo 3 – Il saluto è la prima forma di rispetto da tributare a chi condivide il proprio tempo e le proprie conoscenze[1].
Il saluto della Scuola della Chimera con la spada è il seguente:
- dalla prima posizione sfoderare l’arma e portarla in linea
- avvicinare l’elsa al volto una prima volta
- portare nuovamente l’arma in linea
- avvicinare l’elsa al volto una seconda volta
- rinfoderare l’arma con un ampio movimento e nel contempo piegare il busto in avanti in un cortese inchino
Il saluto della Scuola della Chimera senz’armi è il seguente:
- appoggiare il pugno in seconda posizione al cuore
- eseguire un lieve inchino
[1] Si esegue il saluto tra maestro ed allievi all’inzio ed alla fine di ogni sessione di allenamento. Il saluto va rigorosamente eseguito all’inizio di un assalto ed alla fine, aggiungendo quivi un ringraziamento e una stretta di mano. Il saluto va rigorosamente eseguito ogni volta che si esegue un esercizio o si segue una lezione individuale (per non essere troppo lunghi e pedanti ci si limita ai primi tre movimenti, scendendo poi in guardia.)
venerdì 2 ottobre 2009
Allenarsi
Ghosts'n Goblins
Incredibile riproduzione online di un vecchio 'giochi da bar' ...forse il più mitico, il più amato, il più avvincente tra tutti: Ghosts'n Goblins!!
La grafica, l'ambiente, gli avvenimenti, i personaggi, la giocabilità... tutto coincide esattamente con il gioco originale e, come lo è stato per noi, siamo certi che per i più grandicelli tra i nostri giocatori, questo sarà veramente un bel tuffo nel passato.
E allora vi sfidiamo... riuscirete oggi ad essere forti come un tempo? :-)
Per giocare, usate le FRECCE direzionali per muovervi, la Z per saltare e la X per sparare. (o Ctrl e Shift)
giovedì 1 ottobre 2009
Il Regolamento di Sala (Prima Parte)
Articolo 1 – Nella sala di scherma ed in qualunque altro luogo si riunisca
Articolo 2 – Il comportamento tra i Compagni d’Arme, per quanto basato sul gioco goliardico, deve essere cortese e rispettoso.[3] Il medesimo rispetto va tributato alle attrezzature e ai luoghi ove si svolgono le attività della Scuola della Chimera[4]
[1] Il Maestro di Sala è l’autorità assoluta. Egli ha potere di vita e di morte sui propri allievi, ogni suo ordine, desiderio o anche minimo accenno deve essere immediatamente eseguito, pena giusta e insindacabile punizione del renitente decisa dal Maestro di Sala.
[2] Vedi nota 1 sostituendo “Vicario” a “Maestro di Sala”
[3] Il comportamento tra i Compagni d’Arme deve essere cortese e rispettoso, ciò comporta evitare ogni tipo di ingiurie fisiche e verbali, comporta la puntualità e la completezza dell’equipaggiamento richiesto
[4] In palestra è proibito sbattere o strisciare la punta della spada, fatelo pure nelle vostre abitazioni. Per il resto vedi anche l’Articolo 6
mercoledì 30 settembre 2009
della Ferriolata
Per divertirsi in compagnia bastano 5 mollette da bucato, che d'ora in poi saranno nominate ferriole, per duellante, tanta buona volontà, un pizzico di sagacia e molta allegria.
La preparazione è semplice e necessita di pochi istanti. Vengono posizionate le cinque ferriole in codesta maniera: due sono poste sulle spalle, una al centro del petto, sul plesso solare e le ultime due ai fianchi appena sopra le creste iliache.
Lo scopo del confronto è quello di togliere tante ferriole all'avversario da raggiungere il punteggio prestabilito di punti 5.
Le ferriole hanno diverso punteggio, proporzionato all'importanza della locazione:
- 1 punto le due ferriole delle spalle,
- 2 punti le ferriole sui fianchi e
- 3 punti la ferriola sul petto
(vi si rimanda alla figura sottostante per indicare con maggior chiarezza la posizione e i punteggi delle mollette)
Le regole sono poche e basilari per permettere un civile confronto:
i duellanti si pongono a distanza uno dall'altro di circa due metri mentre attendono il via del giudice di gara.
I duellenti devono togliere le ferriole dell'avversario afferrandole per l'estremità e aprendole; i punti sono assegnati sia che si mantenga la ferriola nella propria mano sia che cada a terra.
E' permesso deviare mani e braccia dell'avversario lanciate all'attacco, ma in nessun caso è possibile afferare o trattenere in alcuna parte l'avversario.
Sono proibiti e considerati spregevoli colpi portati al corpo dell'avversario.
Il giudice di gara darà l'Alt quando una ferriola viene tolta.
Il giudice di gara può altresì dare l'Alt qualora ravvisi scorrettezze o situazioni di pericolo.
Qualora entrambi i duellanti tolgano una ferriola il giudice di gara può assegnare i punti di entrambe qualora non ravvisi una consequenzialità e ne abbia constato la contemporaneità.
al raggiungimento o superamento dei 5 punti da parte di un duellante il giudice di gara assegna la vittoria.
In caso che la doppia levazione porti entrambi i duellanti a raggiungere i 5 punti la partita è considerata patta.
martedì 29 settembre 2009
Sul camminare
Il passo innanzi si esegue con due movimenti:
Primo, senza punto alzarsi dalla guardia, si porterà innanzi il
piè dritto a tale distanza dal sinistro, che il calcagno verrà a
collocarsi là, dove stava prima la punta del piede;
Secondo, si farà percorrere al piede sinistro uno spazio
uguale a quello percorso dal destro, battendolo leggermente.
MASANIELLO PARISE
TRATTATO TEORICO–PRATICO DELLA SCHERMA DI SPADA E SCIABOLA
questo video mostra un'ottima tecnica di passeggio!
per dare un'idea migliore del passeggio si consiglia lo studio attento di Soul Calibur nel personaggio di Raphael dove passo avanti e affondo sono riprodotti magistralmente.
venerdì 25 settembre 2009
Foto
giovedì 24 settembre 2009
La scuola ha aperto!
Un benvenuto ai nuovi arrivati, a chi viene da altri corsi e a chi viene da altri tempi.
La prima lezione è stata un po' blanda e si è iniziato, dopo un breve riscaldamento con qualche assalto di Ferriolata e di Uguale od Opposto.
E già è iniziata una breve discussione:
da una parte lo schermidore aggreessivo che tira molti colpi finchè non porta il colpo decisivo, dall'altra parte lo schermidore riflessivo che controlla la situazione finchè non gli è favorevole e porta un unico colpo risolutivo. L'atleta migliore è quello che trova il giusto mezzo tra i due opposti, sapendo sfruttare all'occasione uno o l'altro atteggiamento, o quello che affina il suo atteggiamento aggressivo o riflessivo cercando di portarlo alla perfezione?
Vale
Scalda
martedì 22 settembre 2009
Apre la scuola
A domani
Vale
Scalda
venerdì 18 settembre 2009
Il colpo di Jarnac
Guy Chabot di Saint-Gelais, futuro secondo barone di Jarnac, si era sposato nel marzo 1540 con Louise de Pisseleu, sorella della duchessa d’Etampes, Anne de Pisseleu d'Heilly, amante di Francesco I. Il futuro delfino, Enrico II, aveva fatto girare alcune indiscrezioni, su istigazione certamente della sua amante Diana di Poitiers, che Chabot doveva alla suocera, Magdelaine di Puyguyon, seconda cognata del padre, il barone Charles Chabot, favori di qualche sorta. La duchessa d’Etampes, chiese reale giustizia per questi chiacchiere ingiuriose. Il colpevole, il Delfino, temeva la rabbia di suo padre, e fu quindi il La Châtaigneraie, amico del delfino e temibile attaccabrighe, che si sacrificò accusandosi d’essere l'autore di queste voci, e che del resto non aveva fatto che ripetere ciò che Guy Chabot gli aveva detto. Chabot non poté, a sua volta, che chiedere al re il permesso di vendicare il suo onore, ma Francesco I lo rifiutò tutta la sua vita, ben cosciente che si trattava soltanto di litigi di donne gelose.
Nel 1547, con l’incoronazione di Enrico II, Chabot rinnovò la sua domanda, che fu allora accolta favorevolmente. La reputazione della Châtaigneraie come spadaccino però era tale che nel frattempo Chabot prese lezioni da uno spadaccino italiano che gli insegnò un colpo di roverso fino ad allora sconosciuto. Questo maestro di scherma aveva anche previsto di sfruttare una debolezza di La Châtaigneraie, una vecchia ferita ricevuta al ginocchio, scegliendo un'arma pesante, la spada a due mani, per stancarlo e rallentarlo nei suoi spostamenti. Il duello ebbe luogo il 10 luglio 1547. (Jarnac non è dunque l'inventore del colpo che porta il suo nome e personalmente non creso che fosse così sconosciuto, probabilmente era poco usato).
L'inizio del confronto fu a favore di La Châtaigneraie, grande favorito, fino al momento in cui Chabot poté mettere in atto questo colpo di roverso, che colpì il ginocchio del suo avversario. Il colpo era regolare e, nella sorpresa generale, Chabot fu dichiarato vincitore.
Si dice che il La Châtaigneraie, pensando di vincere facilmente il duello, aveva previsto di dare un magnifico banchetto il giorno stesso del duello. In ogni caso, fu così tanto umiliato da questa sconfitta che venuta la sera strappò le fasciature della sua ferita e morì nella notte.
Da sempre il buon schermitore s'ingegna a studiare l'avversario, a trovarne i punti deboli e le carenze e su questi basare la strategia. Portare l'avversario dove si vuole, questo è l'essenza della scherma (e di tanti altre competizioni).
Il "Colpo di Jarnac" è diventata una locuzione per indicare un colpo ingegnoso o un trucchetto, anche se, come si è visto, dietro c'è stata tutta un'intelligente preparazione strategica.
Vale
Scalda
martedì 15 settembre 2009
Lotta impari
Domani dovrebbe aprire la Scuola.
forse...
la burocrazia è in agguato!
Avete pienamente ragione, non dovevo andare in ferie dovevo rimanere e vigilare su ogni minimo aspetto. Così ora mi tocca armarmi di santa e pazienza (anzichè spada e brocchiere che mi si addirebbero di più) e andare a compilario il formulario A-38, o quello che sarà.
edit:
contro la burocrazia non c'è speranza lo dovevo sapere...
L'apertura della scuola slitta al 23 Settembre causa impedimenti burocratici
venerdì 4 settembre 2009
Saluto
Un portamento raffinato e un’aria aggraziata sono ssolutamente necessari per eseguirlo.
Domenico Angelo Malevoli Tremamondo
Vale
Scalda
Il blog chiude temporaneamente per ferie
giovedì 3 settembre 2009
sulla scherma storica
L'ideale del cavaliere che sguaina la spada per difendere il debole di turno o il fascino di un duello al tramonto con spada e cappa, con tanto di arbitro e padrini, fanno facimente sognare e battere il cuore. Con questo spirito in molti si sono accostati allo studio delle passate tecniche schermistiche.
Eppure ci tocca essere realisti e saper vedere oltre l'illusione "fare Scherma Storica", perchè non ho ancora incontrato nessuno che "fa veramente scherma storica" (e spero di non doverlo incontrare mai). Fare scherma storica oggi significa accettare l'enorme compromesso di non poter ferire, mutilare o uccidere l'avversario.
Detto ciò è facile capire come la necessità di un compromesso renda vana l'idea di ricreare perfettamente la scherma storica, ma non potendo raggiungere la vera ricostruzione ci possiamo accontentare di realizzarla con la miglior approssimazione avendo nel cuore l'umile coscienza di non poter raggiungere la perfezione. Requisito fondamentale per chi vuole recuperare le tecniche di combattimento del passato non può che essere una mente aperta e curiosa.
Come ricostruire le azioni dei trattati, unici depositari ad oggi della (poca) verità schermistica? Ognuno ha sperimentato e cercato il proprio metodo e la possibilità di incontrarsi e scambiare le idee e le scoperte che ne scaturiscono non fanno che migliorare l'approssimazione.
Perciò AVANTI!
Davanti a noi ci sono i giganti e poco ci importa se gli altri vedono solo mulini a vento, perché noi non ci fermiamo, sappiamo che quel che vediamo altro non è che l’illusione del mago Frestone!
Vale .
Scalda
lunedì 31 agosto 2009
Uguale ed Opposto
Come ottimo esercizio per allenare capacità motorie, manualità, ambidestria e riflessi nonchè per affinare le doti tattico-strategiche, si faranno assalti di Uguale od Opposto
Rimando ovviamente le spiegazioni al sito di questa disciplina interamente inventata e sviluppata dal Maestro Mattia Micai
Uguale od Opposto su Facebook
ciò che prima si credeva giusto e vero,
adesso ci conduce al falso e sbagliato,
ecco però spuntare l'Astro,
e l'ombra mutar a nuova luce...