(così imparate!)
lunedì 28 dicembre 2009
martedì 22 dicembre 2009
La spada a due mani del Flos Duellatorum
Nel trattato del Fiore la parte del leone la fanno le tecniche di scherma di spada a due mani, in essa confluiscono tutte le precedenti tecniche di abraçar, daga e spada a una mano, e si anticipano quelle della scherma in armis
Vi metto a disposizione una serie di appunti con il confronto tra le 2 diverse versioni Pisani-Dossi e Getty con le mie osservazioni
Appunti sulla scherma di spada a Due Mani del Flos Duellatorum
Riferimenti
"Flos Duellatorum" di Fiore de' Liberi, Giovanni Rapisardi, Seneca Edizioni
Il fior di battaglia di Fiore dei Liberi da Cividale, Il Codice Ludwig XV 13 del J. Paul Getty Museum a cura di Massimo Malipiero, Ed.Ribis
domenica 20 dicembre 2009
Accademia della Scherma
Un punto di ritrovo per chi insegna scherma, per chi fa scherma e per chi la sfiora come noi.
Un abbraccio a tutti i fondatori e Lunga Vita all'Accademia
giovedì 17 dicembre 2009
martedì 15 dicembre 2009
Tempo, Misura, Velocità e ... Fantasia
Scrivo brevemente le mie osservazioni, avendo ascoltato l'intervista di Antonio Di Ciolo. Scrivo nell'umile convinzione del mio punto di vista, senza la minima pretesa di correggere una persona con la preparazione e l'esperienza di un forgiatore di campioni, come il Maestro Di Ciolo.
Non sono d'accordo sulla sua interpretazione, sostituisce la velocità a quella che chiama iniziativa. Perciò le componenti della scherma sarebbero Tempo, Misura e Iniziativa (parole sue).
Con iniziativa si riferisce spesso alle finte, ma ritengo che sottointenda il concetto più ampio di tattica, ovvero la "programmazione" delle azione dell'avversario mediante l'invio da parte nostre di informazioni false opportunamente gestite.
Talvolta anche scherzosamente, ho definito le componenti come Tempo, Misura, Velocità e Fantasia. Indicando come le prime tre le compoinenti "fisiche" dell'azione schermistiche e una quarta che nasce direttamente dall'intelligenza dello schermidore. Tempo, Velocità e Misura sono in stretta relazione, prendendo anche in prestito la formula fisica che le lega:
V x T = M (Velocità x Tempo = Misura o distanza)Non posso concepire che ne venga sottratta una ritenendola meno importante: come in un'equazione la scelta di tutti e tre i fattori porta al risultato cercato, compiere un'azione ad una velocità mal calibrata, è deleterio tanto quanto un momento o una distanza sbagliati.
La fantasia di uno schermidore sta nella capacità di saper immaginare, quindi costruire una serie di azioni che guidino l'avversario verso l'inevitabile e inaspettata soluzione del confronto. Per portare l'altro laddove io lo aspetto la giusta coordinazione dei movimenti è assolutamente indispensabile, non solo nel colpo decisivo, anzi, soprattutto nella creazione della situazione favorevole per portare la botta in relativa sicurezza.
Quindi non perchè non sia importante, ma al contrario perchè debba essere il motore di ogni azione schermistica la Fantasia è il requisito fondamentale a cui servizio sono Velocità, Tempo e Misura, in ogni momento dell'incontro.
Scalda
Ovviamente questo è solo il mio pensiero sul quale non vedo l'ora di essere messo in discussione e contraddetto. Non mi sono soffermato sul significato di Tempo, Velocità e Misura per non appesantire ultriormente il discorso.
giovedì 10 dicembre 2009
Incontro tra scuole
Ieri sera per la prima volta si sono incontrate tre scuole diverse delle Lame Scaligere. Ospitate dalla Scuola della Gru hanno fatto lezione anche la Scuola del Leone e della Chimera.
Per quanto il programma sia uguale per ogni Scuola ogni Maestro mette nelle lezioni le proprie esperienze ed inclinazioni che rendono unico il suo insegnamento. La possibilità per degli allievi di poter apprendere da maestri diversi è occasione per capire ed interrogarsi sia per chi impara che per chi insegna.
Inoltre, è un'occasione per incontrare e conoscere gli altri compagni delle Lame Scaligere
Momenti dell'incontro
giovedì 3 dicembre 2009
Equazioni di scherma
Se dovessimo pensare a come stabilire il vincitore tra due combattenti in un confronto dovremmo riuscire a scrivere qualcosa del tipo
Combattente 1 > Combattente 2
Dovremmo prendere in considerazione innanzitutto le abilità tecniche degli schermidori che indicheremo con A
A questo aggiungiamo anche la capacità strategica di gestire l'incontro che indichiamo con S
Possiamo aggiungere inoltre la prontezza della scelta di tempo con Te e l'abilità tattica, ovvero il riuscire a "programmare" l'avversario, indicandola con Ta
Arriveremo quindi a definere:
Combattente = A x S x Ta x Te
Volendo complicare un po' le cose si potrebbe inserire un fattore di forma fisica indicandolo con F. Esso condiziona fortemente l’abilità tecnica quindi lo inseriremo come fattore dell’abilità tecnica. Lo parametrizzeremo all’unità indicando con 1 la perfetta forma fisica fino allo 0 ovvero l’incapacità di muoversi
Così otterremo
Combattente = (A x F) x S x Ta x Te
Lo stesso potremmo dire dei fattori “mentali” per cui potremmo inserire un parametro per la capacità di concentrarsi indicandola con C la inseriremo come esponente parametrizzandola come per la forma fisica da 1 ovvero la miglior capacità a 0 ovvero incapacità. Quindi:
(A x F) x (S x Ta x Te)C
A questo punto potremo fare una considerazione: la capacità strategica si compone da una parte nella programmazione delle proprie azioni e di quelle del proprio avversario, quindi potremmo scrivere per semplificare
Ta x Te = S
e semplificando la formula precedente:
Combattente = (A x F) x (S x S)C = (A x F)x S2C
Pertanto possiamo concludere scrivendo la formula
Combattente 1 > Combattente 2
Come
(A1 x F1) x S12c > (A2 x F2) x S22c
Notiamo come l’abilità strategica avendo come esponente 2 condizioni fortemente la formula, sicuramente più della abilità tecnica. Eppure si osserva come la capacità di concentrarsi sia indispensabile per ottenere un ottimo risultato: laddove una forma fisica non perfetta sia poco influente sull’abilità tecnica riducendone di poco il valore, l’incapacità di concentrarsi incide profondamente sul parametro della capacità strategica.
Concludendo possiamo asserire come la capacità di impostare una strategia nel duello sia fondamentale e debba necessariamente essere accompagnato dalla freddezza nel condurre il confronto mantenendo il più possibile la concentrazione sul duello.
Tutto ciò ovviamente è frutto della mia mente (aggiungerei malata) e non ha alcun basamento tecnico-scientifico.
Per quanto giunti da strade improbabili la conclusione è innegabile. Da una parte è il frutto della mia poca esperienza, dall'altra è soprattutto frutto della grande esperienza di tecnici competenti che sull’argomento hanno scritto e dibattuto.